ignificato nome SELENE
Deriva dall'omonima parola greca che designava la Luna. Significa 'ente divino' oppure 'luminosa'.E' usato anche nella forma Selena ed in quella maschile Selenio. L'onomastico è festeggiato il 2 aprile in ricordo della beata Selene Alleine, fondatrice e badessa dell'abbazia di Sant'Anderswo.
Significato: Lucente, luminosa
Onomastico: 2 aprile
Origine: Greca
Segno corrispondente: Capricorno
Numero fortunato: 6
Colore: Verde
Pietra: Ambra
Metallo: Rame
Victoria ( vittoria)
Vittoria deriva dal latino victoria cioè vittoriosa. In ambito cristiano simboleggia la vittoria del bene sul male. Ha pertanto significato analogo ai nomi Vincenza, Niceforo, Niceta e Nike.
Iolanda è diventato un nome di moda in Italia soprattutto dopo il successo del dramma in versi di Giuseppe Giacosa, "La Partita a scacchi".
Composta nel 1873, racconta di Fernando e Iolanda, lui paggio, lei bella castellana, che si giocano la vita e l'amore in una partita a scacchi.
Iolanda, secondo alcuni studiosi deriva da un nome tedesco formato da jodh, che significa "ragazza", e lint, "scudo", sicchè vorrebbe dire "ragazza che usa lo scudo".
Altri invece fanno risalire lolanda dall'antico Yolant, che è una variante del nome Violante, derivato a sua volta dal nome Viola.
La viola è un fiore primaverile, simbolo di "pudore e modestia".
Anche Iole nasce dal nome del fiore.
Risale al greco Iòleia, derivato dal greco ion, che significa "vìola".
Iole è anche un personaggio della mitologia greca, figlia del re di Ecalia, una città distrutta da Ercole.
L'onomastico di Iolanda, e quindi anche di Iole, si può festeggiare il 15 giugno, quando si ricorda la beata Iolanda, figlia del re d'Ungheria e sposata a un nobile polacco.
Dopo la morte del marito si ritirò in un convento di Clarisse, dove morirà nel 1299; il suo culto è molto diffuso in Polonia.
Febe
Deriva dal greco Φοίβη (Phoibe), latinizzato in Phoebe, da φοιβος (phoibos) che significa "brillante", "puro", "luminoso"[1][2][3],[1].
Il nome è portato da numerose figure della mitologia greca, fra cui la titanide Febe, associata alla Luna, il cui nome era anche un epiteto della dea Artemide[1][2]; in quest'ultimo caso aveva anche un corrispettivo maschile in Phoebos, utilizzato per il dio Apollo[2]. Appare inoltre nella Bibbia, portato da una diaconessa di Cencrea, Febe, citata da Paolo nella sua lettera ai Romani (16:1). In lingua inglese il nome cominciò ad essere usato dopo la Riforma protestante[1].
tra questi preferisco Victoria e Selene